Cibo, musica... vino. A completar scontatamente il cerchio accenniamo al vinho do Porto. Che evoca, forse, suggestioni ed atmosfere più da romanzo vittoriano che non portoghesi (questi ultimi non sono grandissimi consumatori), ma pur sempre le evoca ed è prodotto unico, la cui storia risulta strettamente intrecciata a quella del proprio paese d' origine.
Questo celeberrimo vino liquoroso prende il nome dall' omonima città portuale alla foce del Douro, risalendo la valle del quale (e una nota a parte meriterebbe la linea ferroviaria che la percorre...) si incontrano i terreni che ne forniscono la materia prima (uvaggi basici: Touriga Nacional, Tinta roriz, Tinta francesa, Tinta barroca, Tinta cao) lì coltivata fin dall' epoca romana.
A partire dal XVII secolo, complice l' embargo in atto nei confonti di quelli francesi, i nettari di questo territorio trovarono tra gli inglesi un mercato privilegiato (per inciso, l' uso di fortificarli risale agli inizi del Settecento) divenendo ben presto voce importante nel bilancio commerciale lusitano al punto che, per tutelarli, l' area venne riconosciuta come di produzione esclusiva già nel 1756.
Proprio in virtù di questa vocazione all' esportazione, i magazzini delle principali compagnie hanno sede a Vila Nova de Gaia (cittadina di fronte a Porto, sulla riva opposta del fiume) dove i mosti vengono trasportati con barconi (i tipici barcos rabelos) per esservi lavorati (il processo di fermentazione, mentre è ancora in corso, viene bloccato aggiungendo acquavite, il che impedisce la completa trasformazione
degli zuccheri in alcol garantendo una maggior dolcezza) ed invecchiati.
Vino da meditazione per antonomasia, può accompagnare formaggi erborinati tipo Stilton sebben classico abbinamento british sia quello con i biscotti Digestive... ma ideale è accostarlo alle nocciole tostate o, ancor meglio, alle noci... a voi provar!
Per districarsi tra le diverse tipologie
Premesso che normalmente si tratta del risultato ottenuto dall' assemblaggio di annate differenti ricavate da uve di diversi vigneti:
White: da bacche bianche, solitamente giovane, ottimo qual aperitivo
Ruby: rosso, giovane e fruttato
Ruby Vintage Character o Reserva: genericamente più pieno e strutturato
Tawny: invecchiato, in botti piccole, due o tre anni
Indicated Age Tawny: riporta in etichetta l' età (dai venti ai quarant' anni in botte)
Colheita: da singola vendemmia, trascorre almeno sette anni nel legno
Late-bottled Vintage o LBV: da singola vendemmia, stagiona cinque anni nella botte più altri tre in vetro
Single Quinta: di annata buona ma non dichiarata, da uve provenienti da singola tenuta
Vintage: annata eccezionale, matura due anni nel legno, da cinque a cinquanta in bottiglia
Questo celeberrimo vino liquoroso prende il nome dall' omonima città portuale alla foce del Douro, risalendo la valle del quale (e una nota a parte meriterebbe la linea ferroviaria che la percorre...) si incontrano i terreni che ne forniscono la materia prima (uvaggi basici: Touriga Nacional, Tinta roriz, Tinta francesa, Tinta barroca, Tinta cao) lì coltivata fin dall' epoca romana.
A partire dal XVII secolo, complice l' embargo in atto nei confonti di quelli francesi, i nettari di questo territorio trovarono tra gli inglesi un mercato privilegiato (per inciso, l' uso di fortificarli risale agli inizi del Settecento) divenendo ben presto voce importante nel bilancio commerciale lusitano al punto che, per tutelarli, l' area venne riconosciuta come di produzione esclusiva già nel 1756.
Proprio in virtù di questa vocazione all' esportazione, i magazzini delle principali compagnie hanno sede a Vila Nova de Gaia (cittadina di fronte a Porto, sulla riva opposta del fiume) dove i mosti vengono trasportati con barconi (i tipici barcos rabelos) per esservi lavorati (il processo di fermentazione, mentre è ancora in corso, viene bloccato aggiungendo acquavite, il che impedisce la completa trasformazione
degli zuccheri in alcol garantendo una maggior dolcezza) ed invecchiati.
Vino da meditazione per antonomasia, può accompagnare formaggi erborinati tipo Stilton sebben classico abbinamento british sia quello con i biscotti Digestive... ma ideale è accostarlo alle nocciole tostate o, ancor meglio, alle noci... a voi provar!
Per districarsi tra le diverse tipologie
Premesso che normalmente si tratta del risultato ottenuto dall' assemblaggio di annate differenti ricavate da uve di diversi vigneti:
White: da bacche bianche, solitamente giovane, ottimo qual aperitivo
Ruby: rosso, giovane e fruttato
Ruby Vintage Character o Reserva: genericamente più pieno e strutturato
Tawny: invecchiato, in botti piccole, due o tre anni
Indicated Age Tawny: riporta in etichetta l' età (dai venti ai quarant' anni in botte)
Colheita: da singola vendemmia, trascorre almeno sette anni nel legno
Late-bottled Vintage o LBV: da singola vendemmia, stagiona cinque anni nella botte più altri tre in vetro
Single Quinta: di annata buona ma non dichiarata, da uve provenienti da singola tenuta
Vintage: annata eccezionale, matura due anni nel legno, da cinque a cinquanta in bottiglia